venerdì 25 febbraio 2011
L'OSSERVAZIONE DELLA RELAZIONE ADULTO-BAMBINO
Il primo metodo si è rivelato utile per valutare il legame affettivo tra insegnante e bambino; l'educatrice deve prima leggere e comprendere le domande, successivamente osservare il bambino per un paio d'ore e infine compilare il questionario.
Il secondo metodo serve per valutare la sensibilità dell'educatrice nei confronti nel bambino e cioè la sua capacità di captare i segnali provenienti dal bambino, interpretarli e rispondervi in modo adeguato. Sarà utile, in questo caso, utilizzare delle videoregistrazioni per riuscire a osservare meglio il comportamento dell'insegnante.
Il terzo metodo è positivamente utilizzato per valutare i momenti di cura quotidiani; questi sono momenti molto importanti, perchè l'educatrice ha la possibilità di instaurare un forte legame con il bambino, in un contesto di intimità e familiarità. La scala di valutazione permette di analizzare quanto e come siano curati i momenti di routine e come l'insegnante sia in grado di sfruttare le opportunità di interazione con il bambino. Questo metodo è utile anche per l'autoformazione degli insegnanti, che portanno apportare delle modifiche alla programmazione per migliorarla.
giovedì 24 febbraio 2011
L'OSSERVAZIONE DEL GIOCO "SUGGERITO"
A tal proposito citerò una strategia ideata da Watson e Fischer che mira ad analizzare l'abilità di decentramento dei bambini nel gioco simbolico; questa teoria di sviluppa in quattro fasi:
- tre minuti di familiarizzazione con il contesto e i giochi presenti
- modellamento: l'educatore dimostra una serie di finzioni indirizzati a differenti persone
- otto minuti di gioco libero
- richiesta: l'educatore invita il bambino a rifare le stesse finzioni del punto due
Gli atti di finzione vengono classificati in base al tipo di funzione e al tipo di persona alla quale l'azione è rivolta: sé stessi(fare finta di mangiare), l'agente esterno attivo(appoggiare una bambola ad un cuscino) e passivo(mettere una bambola ai propri piedi per farla camminare), e il sostituto esterno passivo(appoggiare un legnetto su un cuscino).
Questo tipo di osservazione scaturisce dall'idea che il gioco simbolico fatto dai bambini non rispecchi le loro reali capacità, mentre l'osservazione del gioco libero (vedi post precedente) premette una minor intrusione e quindi una minor influenza dell'osservatore ed è facilmente attuabile. Sarebbe auspicabile preferire un'osservazione/valutazione multidimensionale, che tenga conto dei diversi metodi suggeriti e che permetta una miglior visione dello sviluppo del bambino.
lunedì 21 febbraio 2011
L'OSSERVAZIONE DEL GIOCO "SPONTANEO"
La prima, ideata da Rubenstein e Howes, riguarda un 'osservazione di tipo naturalistico, dove l'osservatore non deve assolutamente intervenire nel contesto del gioco. Ogni atto di gioco viene classificato secondo una scala a cinque livelli, che corrispondono a diversi livelli di complessità, che sono:
- contatto orale
- contatto tattile passivo
- manipolazione attiva
- sfruttamento delle proprietà di un oggetto
- gioco creativo o immaginario
La seconda metodologia, ideata da Morgan, Harmon e Benner, prevede che vi sia un'osservazione di quaranta minuti di gioco libero in un contesto organizzato con diversi giocattoli. Ogni venti secondi l'osservatore l'osservatore registra il livello più alto di gioco secondo sei categorie raggruppate in tre livelli:
- esplorazione passiva : sguardo all'oggetto, minimo contatto con l'oggetto, esplorazione orale dell'oggetto
- gioco attivo : esplorazione attiva dell'oggetto
- gioco di livello elevato : utilizzo convenzionale/funzionale dell'oggetto, gioco di finzione
La terza e ultima metodologia, ideata da McCune Nicolich, prevede l'osservazione di trenta minuti di gioco nei quali vengono inseriti trentasei oggetti che favoriscono il gioco simbolico e di ruolo. I comportamenti osservati vengono classificati in base ad uno schema di codifica, formato da cinque macrocategorie:
- schemi presimbolici semplici : il bambino sa utilizzare un oggetto
- schemi simbolici rivolti a se stessi : il bambino finge di fare qualcosa
- gioco simbolico decentrato : il bambino finge di fare qualcosa riferendosi ad altri
- gioco simbolico combinato : il bambino finge di fare qualcosa riferendosi prima ad una persona e poi ad un'altra, fa diverse azioni simboliche in sequenza, mette in atto schemi d'azione nel giusto ordine
- gioco di finzione gerarchico
sabato 19 febbraio 2011
IMPARARE AD OSSERVARE
Questo tipo di errore si può verificare se non sono stati definiti chiaramente gli aspetti di un comportamenti osservato o se un osservatore abbia avuto delle difficoltà a cogliere degli aspetti di un comportamento.
E' anche questa una parte importante del lavoro di un osservatore, oltre ovviamente a delimitare il campo dell'osservazione, fissare gli obiettivi, costruire adeguati strumenti d'osservazione e valutare i risultati.
lunedì 14 febbraio 2011
OSSERVAZIONE PER LA FORMAZIONE: APPRENDERE OSSERVANDO
L'apprendimento tramite l'osservazione deve avvenire in modo tale che la persona che si sta formando conosca prima di tutto il contesto educativo nel quale andrà a lavorare. Le principali possibilità di apprendere osservando sono: analizzare la documentazione presente nel servizio educativo oppure seguire la figura del tutor, anche se questa modalità non è sempre positiva perchè si potranno notare solo alcune abilità professionali dell'educatore e in più, se questo gode di una forte autostima da parte del soggetto in formazione quest'ultimo si vedrà ridotto lo spirito critico, per non rinuciare all'integrazione nella comunità.
Una modalità efficace di formazione attraverso l'osservazione è un processo suddiviso in quattro fasi:
- preparazione teorica: teorie relative alle abilità da acquisire;
- osservazione/identificazione abilità: identificare le competenze professionali, le componenti comportamentali che le definiscono ed i relativi vantaggi e svantaggi che queste abilità comportano;
- esperienza diretta: partecipare ad un intervento educativo che richiede l'utilizzo delle abilità analizzate precedentemente;
- valutazione esperienza: guardare il filmato dell'esperienza con i relativi commenti degli operatori.
sabato 12 febbraio 2011
OSSERVAZIONE PER I GENITORI
L'osservazione che viene utilizzata per informare i genitori può risultare efficace per far conoscere a questi ultimi l'ambiente nel nido, nel momento precedente l'inserimento; per fare questo è possibile utilizzare del materiale appositamente videoregistrato, che documenti la giornata al nido e le diverse attività che vi vengono svolte. Alcuni nidi hanno la buona abitudine di organizzare un incontro con i genitori per far visionare loro questo contributo, come preliminare conoscenza del contesto del nido. Il materiale che viene utilizzato per questo scopo deve essere preparato secondo alcuni obiettivi, in modo da renderlo effettivamente valido per conseguire lo scopo desiderato. Gli educatori devono quindi fare attenzione agli aspetti che caratterizzano l'organizzazione del nido, agli obiettivi educativi e alle strategie per il loro raggiungimento ed infine ai comportamenti o alle situazioni che fanno capire l'importanza delle scelte fatte.
Un altro modo per infomare i genitori attraverso l'informazione è il "diario di bordo", che si focalizza su ogni singolo bambino e può risultare utile per quei genitori apprensivi che vogliono sapere tutto quello che succede durante la giornata. E' uno strumento che può essere visionato anche quando l'educatrice di riferimento non è presente e riporta tutte le informazioni riguardanti il bambino, come i pasti assunti, le scariche, le attività a cui ha partecipato.
Infine l'osservazione può essere utilizzata per educare i genitori nelle "scuole per genitori" o negli incontri formativi, dove l'osservazione diretta di alcuni comportamenti assunti dai bambini viene affiancata alla parte teorica per permettere una comprensione migliore di quest'ultima.
mercoledì 9 febbraio 2011
L'OSSERVAZIONE NEL CONTESTO DELLA PROGRAMMAZIONE E DELLA VALUTAZIONE
L'osservazione utilizzata per la valutazione dei risultati di un progetto educativo implica che le informazioni raccolte si utilizzino per mettere l'attenzione su due tipi di scarto: quello tra le caratteristiche di alcune variabili rilevate prima dell'intervento e delle stesse rilevate al termine dell'intervento e quello relativo allo scarto tra i risultati attesi e previsti. Questo risulta piuttosto importante per le programmazioni di attività successive riguardanti la stessa area di intervento educativo.
venerdì 4 febbraio 2011
VARIABILI OSSERVABILI NEI CONTESTI EDUCATIVI
- variabili relative al contesto educativo
- variabili relative al processo educativo
Alla prima categoria appartengono variabili direttamente osservabili o che necessitano di un passaggio intermedio, come un questionario. L'osservazione di questa tipologia di variabili permette di analizzare le caratteristiche principali dei fattori che favoriscono il processo educativo, come l'ambiente e i soggetti-attori. All'interno del contesto educativo si trovano tre soggetti che ne fanno parte: l'insegnante, il bambino e il contesto della classe.
Alla seconda categoria appartengono le interazioni fra i comportamenti dell'educatore e del bambino, fra il gruppo dei pari e fra i colleghi. Ora l'attenzione si sposta sul processo educativo stesso. Per il primo caso si prenderanno in considerazione le modalità che l'educatore utilizza per creare apprendimendimento e come il bambino vi partecipa; nel secondo caso si analizzeranno le dinamiche relazionali fra i diversi partecipanti; nell'ultimo caso infine potranno essere prese in esame le modalità di comunicazione tra le colleghe.
mercoledì 2 febbraio 2011
SCALA DI VALUTAZIONE
Il rischio nell'utilizzare questo tipo di griglia di osservazione è che il giudizio è piuttosto soggettivo e, se la compilazione della scala di valutazione non è stata accurata, rischia di diventare poco attendibile.